Descrizione
Decidiamo di percorrere il celebre Sentiero del Viandante a bordo Lago di Lecco per allenarci alla lunga gara di trail in arrivo.
Partiamo da Abbadia Lariana (204 m), dove lasciamo l’auto nel parcheggio della stazione e ci immettiamo subito sul sentiero del viandante.
Arriviamo in breve alla Chiesa di San Martino (210 m) e al nucleo di Borbino (260 m). Parte qui un lungo tratto tra prati e campi. Si passano la Chiesa di San Bartolomeo e la Chiesa di San Giorgio e siamo quindi quasi a Mandello del Lario (200 m).
Viriamo decisamente a destra e saliamo una strada gradinata che ci porta fino a Maggiana (399 m), con la sua Torre del Barbarossa. Si sale dunque fino a Rongio (394 m) e, tramite una ripida slita su sentiero, a Sonvico (377 m), frazione di Mandello del Lario.
Si attraversa la strada e si prosegue in discesa tra boschetti e ulivi e si raggiunge dapprima Sornico, poi, costeggiando Lierna, alla frazione di Genico (327 m), dove il sentiero di biforca nella “variante alta” (sulla destra) e la “variante bassa” (sulla sinistra).
Noi imbocchiamo la variante alta: passiamo sotto alla superstrada e saliamo nella Valle Brentalone, su sentiero ripido e gradonato. Giungiamo alla Croce di Brentalone (650 m) e la pendenza diminuisce leggermente fino a giungere all’Alpe Mezzedo (871 m).
Si sale ancora sul tratto più panoramico del percorso fino Alla Chiesa di San Pietro (992 m), il punto più alto del tracciato, dal quale si prosegue su strada sterrata, finalmente in discesa.
Si giunge dunque al Colle di Vezio e si prosegue verso Varenna, percorrando un bel tratto boschivo con vista a picco sul lago fino a giungere alla Croce del Fopp (577 m) e, in seguito, a Vezio (250 m), dove si riprende la variante bassa del sentiero.
Scendiamo nella Val Grande, superiamo il torrente Esino e risaliamo una gradonata fino alla madonna di Campallo e prosegiamo tra prati fino a Rogoledo (347 m), frazione di Perledo e, infine fino a Perledo (403 m). Qui si sale la Via Faggi fino alla panoramica Chiesa di San Martino.
Si superano Tondello, Gittana e Cestaglia (379 m) dove si reintra nel bosco e si giunge alla Chiesetta della Madonna Addolorata (301 m), in zona Bellano.
Saliamo ora la gradonata per il lavatoia di Ombriaco, dove si gira a sinistra e si risale poco dopo fino al santuario di Lezzeno (366 m). Proseguiamo in discesa fino ad Oro (297 m) dove percorriamo un tratto di strada fino a Verginate (330 m), ultima frazione di Bellano.
Entriamo quindi nel comune di Dervio dove il fondo si fa ciottolato e si passa tra le balze dei Ronchi (362 m), rappresentative del tipico pendio “terrazzato” della zona. Giungiamo al Crotto del Cech (218 m) e siamo quasi a Dervio, che raggiungiamo tramite una lunga via rettilinea.
Si risale di nuovo una gradonata per il dosso del Castello e si prosegue fino alla Chiesa di San Giorgio (229 m), a Dorio.
Si passa alle spalle della chiesa e si arriva a Mandonico (302 m), con le sue belle case rustiche. Comincia in breve la salita del castagneto verso la cappella di San Rocco (487 m) che annuncia i Ronchi di Vestgallo (555 m) e la fine di questa salita.
La mulattiera prosegue a sbalzo sul fianco della montagna e si insimnua nella Valle Rossecco (598 m) fino a salire sul Monte Perdonasco (616 m).
Siamo quasi al termine: si oltrepassa la Valle del Voh e si sale al Monte Sparesee (604 m), dove si scende per strada cementata fino a Posallo (433 m). Qui viriamo a sinistra e scendiamo a Colico (218 m) tramite Via Legnoncino.
Torniamo ad Abbadia Lariana prendendo il comodo treno che collega i paesi del lungo lago appena percorso.
Impressioni
Perfetto itinerario corribile per lunghi allenamnti di trail runnin senza andare troppo in alta quota. Questo lo rende papabile a giri invernali, evitando neve e temperature troppo basse.
Sentieri mai tecnici e con vista-lago costante.
C’è la possibilità, se desiderato, di fare la variante bassa del sentiero, togliendo del dislivello al giro.