Traversata Cima Pizzul – Punta delle Oche – Monte Barbarossa

Inverno
Alpinismo
Val Seriana

Distanza: 16 Km

Dislivello: +1500 m

Quota max: 2146 m

Sentieri CAI: Carbonai, Poiat, 322, 304

Esposizione: Nord

Difficoltà: F


Località di partenza: Valbondione (BG) – Val Seriana

Punti di appoggio: Rifugio Mirtillo

Descrizione

Partiamo da Valbondione (900 m) perché abbiamo voglia di camminare.

Puntiamo a Lizzola (1250 m) seguendo il sentiero dei Carbonai e dei Poiat che abbastanza ripido risale nel bosco.

Giunti a Lizzola, non prendiamo il sentiero 307 diretto per la chiesetta della Manina ma seguiamo il sentiero 322 che si addentra nella valle.

Lo abbandoniamo al primo bivio, seguendo la traccia sulla destra che si collega al Sentiero delle Orobie che, con modesta pendenza, ci conduce al Passo della Manina (1799 m) con l’iconica chiesetta a doppio altare.

Da qui é evidente la ripida cresta davanti a noi da risalire per il Monte Pizzul: la raggiungiamo e la risaliamo; è abbastanza ripida, ma non difficile.

Giunti sulla Cima Pizzul (2070 m) procediamo lungo la crestina, dove qualche passaggio esposto ramponi su roccia richiede un po’ di attenzione.

Risaliamo senza troppe difficoltà alla Punta delle Oche (2120 m) con la sua bella croce e proseguiamo lungo la facile cresta in direzione Monte Barbarossa (2146 m).

Da questa terza cima proseguiamo una ventina di metri lungo l’innevata cresta, per scendere poco dopo sulla sinistra lungo il ripido pendio erboso che ci deposita sul Sentiero delle Orobie.

Da qui, seguiamo il sentiero verso la Sponda Vaga ed il Rifugio Mirtillo (1950 m) da cui scendiamo a Lizzola e poi a Valbondione per il sentiero di salita.

Nota: volendo è possibile partire direttamente da Lizzola, senza fare il primo dislivello da Valbondione.

Impressioni

Bel giro, tecnico il giusto. Il dislivello non è eccessivo se affrontato da Lizzola. La salita al Pizzul e la cresta verso Punta Oche non sono da sottovalutare soprattutto se ben innevate. C’è la possibilità dal Barbarossa di scendere tramite il canale a nord della Cima anziché proseguire sulla cresta e degradare verso sud.


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