Il Rifugio Pisciadù è come un miraggio alla fine della tappa due dell’Alta Via! La giornata è stata infinita e molto faticosa, il tutto aggravato dalla salita-mazzata finale dal Passo Gardena. Arriviamo poco dopo il limite orario per fare la doccia, purtroppo. ma questo vuol dire ssolo una cosa: è già quasi ora di cena! Yuppi!
Ci sediamo a tavola affamati come bisonti e il menu non potrebbe renderci più felici: canederli in brodo come primo (quante gioie questa Alta Via 2! 2 giorni su 2 coi canederli!), uova patate e speck, quartino di vino per sciacquare e, come ciliegina, lo strudel come dolce compreso! Stupendo!
Sottolineo che lo strudel è compreso nella mezza pensione perchè non è affatto scontato: spesso va preso come extra fuori menu mentre a cena come dolce viene servito altro.
Lo strudel del Pisciadù è particolare: due begli strati di pasta sfoglia che fanno da scrigno a un denso e abbondante ripieno di mele e cannella. Molto buono e non scontato!
Nel complesso, il Pisciadù si presenta come un rustico rifugio di alta montagna, come è giusto che sia, e anche il cibo e la colazione sono il rilflesso del luogo remoto nel quale si trova.


