Fine tappa 6 Alta Via 1 vuol dire solo una cosa: questo sarà la nostra ultima notte in rifugio. Malinconico evento, ma rimane un motivo per festeggiare.
Arriviamo al Bianchet alla luce tiepida di metà pomeriggio e ci accorgiamo subito dello splendido spazio all’esterno di cui dispone il riguhio.
Il Rifugio Bianchet è infatti rustico all’interno (soprattutto bagni e camere da letto), ma è sito in una bellissima radura luminosa immersa nel bosco fornita di sedie sdraio e tavoli di legno. Luogo tanto idilliaco quanto isolato dal mondo! Nessun telefono ha campo e siamo completamente isolati dal mondo esterno.
Dopo esserci docciati, ci lanciamo quindi in un godutissimo giro di aperitivi a base di birre (il rifugio è fornito di una vasta gamma di scelta) e patatine. E ci godiamo il sole nell’attesa della cena (e, soprattutto, nell’attesa del bollettino meteo che arriverà al rifugista via radio, per sapere se l’indomani potremo concludere l’Alta Via col botto con le ferrate della Schiara).
La cena è bella rustica e calorica, così come una cena in rifugio dovrebbe essere: per primo scegliamo la canonica minestra di Seupa e la pasta “alla Bianchet” con pomodoro, panna e peperoncino (o una cosa del genere, la memoria è vaga). Per secondo c’è un piatto unico uguale per tutti con polenta, fagioli in umido e spezzatino con patate. Il quartino di vino accompagna fedelmente.
Dopo cena, decidiamo col rifugista il da farsi per l’indomani. Il bollettino radio non dà sicuramente delle fantastiche previsioni, però non mette pioggia fino al primo pomeriggio. Forse la finestra per salire la Schiara c’è! Di sicuro non godremo di uno splendido panorama dalla vetta… però possimo tantare la salita. Molto carinamente, il rifugista ci farà trovare la colazione anticipata per farci partire prima dell’alba…
… e la colazione l’indomani sarà davvero servita (grazie mille ancora per la disponibilità e la gentilezza) e avremo pure l’onore di farla ai piedi delle scale, nel locale scarpe! Una bella colazione della serie: pane, caffè e un calcio nel sedere, che oggi ti servirà più di un croissant!



