Descrizione
Da Braies al Fanes
Partenza dal Lago di Braies (1496 m), dove arriviamo tramite il comodissimo servizio bus da Monguelfo (dove parcheggiamo l’auto per tutta la durata dell’Alta Via. Costeggiamo il lago e iniziamo a risalire il pendio sotto la Croda del Becco sino alla Forcella Sora Forno (2388 m): da qui in breve si scende al Rifugio Biella (2327 m), dove l’Alta Via prosegue in falsopiano in discesa sino al Rifugio Sennes (2126 m).
Tappa Strudel e si riparte su sentiero in discesa sino al Fodara Vedla (1980 m) e poi, con infiniti tornanti, al nuovo Rifugio Pederü (1548 m).
Qui l’alta via ci porta a risalire tutto il Vallone del Fanes, in un contesto rilassante circondato da cime dolomitiche. Al bivio con il Rifugio Lavarella noi teniamo la sinistra e giungiamo in breve al Rifugio Fanes (2060 m).
Forcella de Lech e appaiono Fanes e Lagazuoi
Altra piccola salita su fondo ghiaioso ed arriviamo nella piana del Lago di Limo (2164 m), dove finalmente la pendenza ci dà tregua, allungando senza strappi sino al Jù dal’Ega sotto il maestoso Piz des Cunturines. Qui ci attende l’ultima faticosa salita di giornata: deviamo a sinistra al bivio, lasciando il sentiero che scende a San Cassiano e ci immettiamo sul ghiaione che, verticale, raggiunge la Forcella de Lech (2486 m), ultimo passo di giornata, da cui godiamo di una bellissima visuale sulla valle appena attraversata e sul sottostante Lago di Lagazuoi (2180 m).
Discesa veloce verso il Lago e piccola deviazione fuori Alta Via sino al Rifugio Scotoni (1985 m) dove passeremo la notte.
Impressioni
Lunga tappa di resistenza, poco tecnica. Per chi avesse molta gamba si può aggiungere la salita alla Croda del Becco dal Rifugio Biella. Oppure si può accorciare la tappa dormendo a uno dei tanti rifugi che noi abbiamo superato.
Cosa si mangia in rifugio?
Leggi l’articolo della nostra rubrica culinaria per sapere che cena ci hanno preparato al Rifugio Scotoni!