Descrizione
Partenza dalla Località Cerete di Ardesio (802 m) dove imbocchiamo il sentiero 264 che sale nel bosco per poi entrare in verdi pratoni da cui si vede la croce dell’anticima del Monte Secco. La pendenza aumenta e il sentiero si inerpica tra roccette che richiedono l’ausilio delle mani. Raggiungiamo agevolmente la croce dell’anticima (2208 m) e da qui iniziamo la cavalcata in cresta scendendo al colletto sottostante e risalendo su erba liscia e scivolosa (isiga).
La vetta del Monte Secco (2266 m) viene raggiunta poco dopo. Da qui la traversata diviene un poco più delicata e prosegue sul filo di cresta, in moltissimi punti evitabile scendendo con cautela sul versante erboso a dx. I passaggi non sono mai obbligati, eccetto poche roccette nella fase finale di risalita al Fop (2316 m).
La discesa dal Fop al Passo del Re (2000 m) prosegue sempre su cresta e presenta alcuni punti delicati per esposizione a cui prestare attenzione.
Dal Passo del Re risaliamo la verde Cima di Leten (2099 m) e da qui puntiamo alla Cima di Valmora, aggirando un primo torrione perdendo quota sulla dx ed immettendoci in un canale di isiga e roccette (passaggio chiave: traverso su placchetta in esposizione).
Superato il passaggio chiave raggiungiamo la croce di Cima di Valmora (2198 m) agevolmente. Scendiamo dunque verso la Forcola di Valmora (2036 m) superando un tratto delicato per fondo ed esposizione (I+) che noi disarrampichiamo in alcuni punti.
Ultimiamo il giro seguendo il sentiero “periplo dell’Arera” in direzione Passo di Corna Piana, dove deviamo verso Valcanale (1100 m) poco prima di raggiungerlo.
Rientro infinito da Valcanale a Cerete su strada e sentiero Flavio Tasca.
Nota: esiste l’opzione di allungare il giro e, da cima di Valmora, proseguire su cresta fino alla vetta del Pizzo Arera. Valutare la lunghezza del tracciato che ne deriverebbe.
Nota 1: la cresta è talvolta comoda e corribile, si può anche percorrere il giro in assetto da trail running, portando però il caschetto. Valutare il proprio feeling con tracciati tecnici ed esposti a tratti.
Impressioni
Cresta divertente, non banale ma nemmeno troppo impegnativa. Canalino e passaggio chiave per la salita alla Cima di Valmora da affrontare con cautela. Lunghezza e dislivello importanti.