Descrizione
Partiamo dalla località Fondi di Schilpario (1244m), parcheggiando poco prima che la sbarra blocchi la strada per il Vivione e seguiamo la strada mista a sentierini fino al Rifugio Cimon della Bagozza. Se la strada è aperta (stagione estiva), il percorso può partire dal rifugio Cimon della Bagozza stesso, poco sotto il quale è possibile parcheggiare a lato della strada.
Dal rifugio, ci addentriamo nella conca dei Campelli e la risaliamo ammirando le nord delle dolomitiche vette che sulla destra appaiono maestose.
Giunti al Passo dei Campelli (1899 m), prendiamo l’esile sentierino sulla destra che a mezzacosta costeggia e risale l’impervio pendio per il Passo di Baione (2157 m). Le condizioni di misto e gli accumuli di neve al momento dell’ escursione rendono la salita al passo davvero faticosa e delicata. Dal passo si apre una bellissima vista sulla Val Baione e sulle cime Bacchetta e Ladrinai: noi puntiamo a quest’ultima e dunque ci teniamo sulla dorsale puntando all’evidente cresta che indica l’inizio della salita “alpinistica”.
Calzati i ramponi risaliamo la cresta subito molto pendente fino ad incontrare alcuni passaggi esposti, non difficili, ma resi delicati dalla presenza di neve. In alcuni punti una esile fune metallica ci aiuta nella progressione (dove non sepolta dalla neve). L’ultimo passaggio poco prima di raggiungere i 2400 m risulta abbastanza esposto e delicato: è presente un cavo metallico parzialmente sepolto dalla neve.
Giunti alla facile cresta sommitale, si procede in discesa verso la bellissima croce della Cima di Ladrinai (2400 m) che si affaccia sulla Val Camonica.
Discesa per la stessa via di salita prestando molta attenzione.
Impressioni
Ascesa alpinistica in condizioni di misto abbastanza delicata. Salita al Passo di Baione abbastanza pesante se affrontata con neve e salita alla vetta dalla sella sottostante con passaggi abbastanza esposti.