Descrizione
Famosa escursione in ambiente lunare con partenza dal Passo Pordoi (2238 m) dove non prendiamo la funivia ma saliamo a piedi puntando l’evidente forcella, prima su prati e quasi subito su ripido ghiaione.
Giungiamo al Rifugio Forcella Pordoi (2848 m) e decidiamo di andare subito alla vetta del Sass Pordoi (2950 m), che raggiungiamo in pochissimo, proprio dove atterra la funivia.
Scendiamo di nuovo al rifugio e via in direzione Piz Boè seguendo l’evidentissimo sentiero che costeggia Punta de Joel.
Lo strappo finale per la vetta avviene su roccia abbastanza unta, usurata dai tanti passaggi e con alcune catene che facilitano la progressione. L’esposizione non è mai eccessiva.
In breve arriviamo in vetta al Piz Boè (3152 m) e all’affollatisimmo Rifugio Capanna Piz Fassa.
Dal Piz Boè procediamo in direzione nord, seguendo il sentiero che scende al Rifugio Boè (2873 m) e da qui procediamo dritti superando l’Antersass o Piz Miara (2908 m). Al ritorno faremo il sentiero che lo costeggia, classificato EEA e indicato nelle mappe come “ferrata Koburger”.
Procediamo dunque lungo il sentiero 666, aiutati dalle bacchette di legno con segni rossi e bianchi che ci orientano in questo paesaggio lunare, perdendo quota ed arrivando davanti alla piramide del Pisciadù.
Saliamo al pizzo aiutandoci spesso con le mani, anche se il sentiero di fatto non raggiunge mai espostizioni o difficoltà eccessive.
Dalla Cima Pisciadù (2985 m) abbiamo un’eccezionale vista sulle vette circostanti e sulla vicina Val Gardena.
Per la discesa ripercorriamo l’itinerario di andata, fino al Rifugio Forcella Pordoi, dove risaliamo al Sass Pordoi dove prendiamo la funivia per tornare a valle (causa infiammazione al ginocchio).
Impressioni
Paesaggio Lunare, viste strepitose e tracciato non difficile: questo itinerario è davvero adatto a tutti.
L’unico “contro” sono il gran numero di turisti che in ogni stagione affolla questi sentieri sul gruppo del Sella. Dal Rifugio Boè a Cima Pisciadù il tutto diviene un po’ più solitario e meno frequentato.