Si parte per un glorioso anello sul Catinaccio d’Antermoia, con ben 3 vie ferrate da afforntare e panorami mozzafiato.
Primo giorno
Subito ci fermiamo al Ciampedie, per la prima tappa del nostro tour gastronomico. Ambiente bucolico a dir poco. Strudel caldo e servito con crema alla vaniglia e marmellata di fragole. Un buon inizio!
Passiamo quindi il Roda di Vael e affrontiamo la prima ferrata, sormontando la Roda di Vael. Scendiamo e galoppiamo al Rifugio Fronza alle Coronelle, dove prendiamo il nostro secondo strudel per ricaricarci pre-ferrata Passo Santner. Ce lo servono con pasta sfoglia sottilissima e super ripieno. Forse avrebbe meritato qualche minuto in più in forno.
Dal Santner appaiono le Torri del Vajolet, ed è subito meraviglia! Scendiamo commossi al Rif. Re Alberto, che occupa una posizione davvero privilegiata, e ci femriamo per il nostro terzo strudel di giornata (praticamente ci alimentiamo solo di quello). Siamo ormai a fine giro (manca solo la discesa al Vajolet) e quindi Mat si prende anche una birretta, mentre Seupa un cappuccino. Strudel sfoglio anche in questo caso, ma con il ripieno molto generoso di pinoli e uvetta, gli ingredienti sui quali in genere si risica di più.



Ed eccoci finalmente al Rif. Vajolet, raggiunto in breve con un sentiero attrezzato in discesa. Qui ceneremo e pernotteremo.
Per cena ci vengono serviti risotto ai funghi e una zuppa cremosa molto buona. Ah, in accompagnamento insalata, mai scontata in montagna! Per secondo due fette di bistecca di maiale con cratuti e un canederlo in accompagnamento. Ed ecco il momento più atteso: il dolce. Non potevamo farci sfuggire il quarto strudel di giornata! Pasta sottile ma bella croccante ripeno cremosissimo e scioglievole. Davvero un buon colpo|



Secondo giorno
Si parte prestissimo perchè dobbiamo essere a Valle a un certo orario (causa collloquio di lavoro da remoto… è una storia lunga…), scaliamo il Catinaccio d’Antermoia e siamo giù al Lago e Rifugio Antermoia.
Al Rifugio festeggiamo la buon riuscita dell’anello con il quinto e ultimo strudel, che si rivelerà il migliore del giro!
Bisogna dirlo, non segue la ricetta convenzionale e tradizionale: la pasta non è nè sfoglia nè frolla… Sembra quasi un pan di spagna leggermente meno soffice. Il risultato è un dolce “tortoso” e cannelloso che ci è piaciuto molto!
