La cena migliore di sempre al Giaf

Arriviamo al Rifugio Giaf belli umidicci, visto il meteo della nostra prima giornata nelle Dolomiti Friulane.

Ci hanno accolti a braccia aperte e ci hanno dato anche un sacco di dritte sui giri in quelle zone, e li ringraziamo tantissimo.

Ma, oltre a questo, un’altra cosa di quel rifugio ha lasciato davvero il segno: il cibo.

A cena, abbiamo fatto in modo di prendere cose diverse in modo da provare tutto (da veri buongustai che siamo): zuppa di farro e legumi e pasta, patate, provola e ricotta affumicata. La pasta era incredibile, davvero gustosa e specialissima, ma anche la zuppa merita una nota di merito: ci ha stupito la corposità e il gusto profondo.

Di secondo ci siamo entrambi buttati sulla genovese, perché consigliatissima da uno dei ragazzi conosciuti al bivacco Marchi Granzotto. Si tratta di carne di manzo (tenerissima, sfilacciosissima) su un letto di polenta, con cipolle stufate e spolverata di parmigiano. Senza parole per la bontà di quel piatto e per la scioglievolezza di quella carne.

Arriva il dolce: strüdel caldo (la nostra debolezza, lo sapete bene) e torta ricotta e mirtilli. Se volevano conquistarci, l’hanno fatto bene!

Ma poi… non è finita qui! La mattina, per colazione, oltre alle solite forniture dei rifugi, ci hanno sorpreso con dei cinnamon rolls appena sfornati e ancora fumanti! E chi li ha mai visti in un rifugio?!

Pazzesco, il Giaf. Super consigliato! Sia per il cibo, che per i rifugisti, che per la zona.

Il nostro voto: